La notizia è la seguente: La Pallacanestro Cantù, nei giorni scorsi, ha voluto manifestare pubblicamente la condanna nei confronti dell'orrenda abitudine di alcuni "tifosi" di SPUTARE agli arbitri durante le partite.

Letto ciò, la riflessione è la seguente.
(Tranquilli, lungi da me la volontà di fare il moralizzatore del caso).
Mi piacerebbe essenzialmente sottolineare una cosa che ho sempre constatato con rammarico: La mentalità dell'italiano medio. 
La mentalità del "capro espiatorio".
La mentalità tutta made in Italy, di derivazione calcistica e a diffusione popolare.
La mentalità per la quale la colpa è sempre di un'altro, mai mia. 
Alla Mazzarri, per intenderci!

Ricordo era il 2012.
Miami at Okc. Gara 2 delle Finals.
11 secondi alla fine. Okc sotto di 2.
Durant in isolamento contro James. 
KD prende il tiro subendo un chiaro fallo sul braccio destro.
L'arbitro non fischia e Miami porta a casa gara 2.
Alla domanda del giornalista riguardo il fallo, Kevin risponderà: "E' stata colpa mia, dovevo mettere quel tiro."

Nella mia vita ho conosciuto tanti arbitri. 
Alcuni erano bravi, intelligenti, gentili, preparati, corretti, appassionati.
Altri erano scarsi, stupidi, maleducati, impreparati, scorretti, menefreghisti.
Esattamente come noi giocatori.
Esattamente come noi tifosi.
Esattamente come noi.

Un minimo di rispetto e altrettanto coraggio. 
Basta poco.